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sabato, 14 Dicembre, 2024.
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1 Maggio – Il concertone tra musica, spettacolo e forti emozioni.

Condotto da Stefano Fresi, affiancato dalla veterana Ambra Angiolini e dal fenomeno Lillo, questo sabato è stato trasmesso in diretta su Rai 3 il concertone del 1° Maggio, una serata di musica, spettacolo ed emozione di cui tutti avevamo bisogno. L’evento, promosso da CGIL, CISL e UIL, prodotto e organizzato da iCompany, prende il titolo di “L’Italia si cura con il lavoro” uno slogan che pone particolare attenzione sulla condizione dei lavoratori in pandemia e in particolare su tutti coloro impegnati nel settore dello spettacolo. 

Dalle 16:30 a mezzanotte esibizioni live e performance delocalizzate e da remoto si sono alternate per dar voce a tutte le categorie di lavoratori che danno ossigeno al nostro Paese, come è stato ribadito più volte nel corso della serata da artisti e conduttori. 

L’anteprima dell’evento ha accolto le esibizioni di Alex Britti, Modena City Ramblers con la tradizionale performance di “Bella Ciao”, Whynot (vincitore del contest organizzato da ANAS società delle ferrovie dello Stato), i tre finalisti del contest 1MNEXT in ordine di uscita Cargo, Marte Marasco e Neno già ospite di diffusione stereo. Il vincitore annunciato dal produttore Massimo Bonelli è Cargo.

Il concerto si apre ufficialmente con Chadia Rodriguez e Federica Carta che provocano il palco del 1° Maggio con un’esibizione che inneggia alla libertà di amare chi si vuole amare e di essere se stessi. Alle due donne segue il collegamento da remoto di un’altra donna che si esibisce a sua volta per le donne: Margherita Vicario invita con un monologo dedicato a Marie Curie, tutte le ragazze a sognare sempre più in grande, portando sotto i riflettori di una giornata dedicata ai lavoratori, dati che stabiliscono una presenza ancora troppo forte di disparità di genere tra uomini e donne.

In coda Ginevra, Gio Evan, Folcast, Vasco Brondi che dedica la sua performance agli abbracci e alla loro inevitabilità, il ricordo al rider Antonio Prisco difensore dei diritti dei lavoratori delle consegne a domicilio, e ancora Wrongonyou. In collegamento dal MAXXI (Museo nazionale delle arti del XXI secolo) è il turno di Gaia che con la sua esibizione punta i riflettori sull’importanza dell’arte consolatrice dell’anima. Poi ancora Nayt, Sud Sound System e Après la Classe in diretta dall’Ilva di Taranto, Fasma, The Zen Circus, Bugo, Il Tre, Tre allegri ragazzi morti, il vincitore di Sanremo giovani Gaudiano e chiude la prima parte dell’evento intervallata dagli interventi di alcuni esponenti dei lavoratori, il genovese Motta.

La seconda parte dell’evento si è aperta poi con i “rumori” dei bauli in piazza, quei bauli che rappresentano da inizio pandemia volti, persone, famiglie a cui non è ancora stata del tutto riconosciuta la dignità del proprio lavoro considerato puro intrattenimento. A seguire la performance tutta rock di Piero Pelù il cui tratto distintivo è stato indubbiamente la rivisitazione della celebre terzina dantesca “fatti non foste per vivere come bruti ma per seguire rock & roll e bellezza”. Dopo di lui il collegamento de La rappresentate di lista che ha portato sul palco del 1° Maggio il brano sanremese “Amare” ed ancora i Coma Cose, Antonello Venditti, Ermal Meta, Madame, Capèo e Gianna Nannini, il duo siciliano Colapesce e Di Martino.

Sul palco dell’Auditorium romano ha fatto il suo ingresso Fedez che senza scrupoli e giochi di parole ha portato all’attenzione di un pubblico più che ampio temi come il DDL ZAN e l’attenzione mancata ai lavoratori dello spettacolo da parte delle istituzioni (leggi articolo qui).

Dopo di lui Francesca Michielin, l’ospite internazionale Noal Gallagher, Max Gazzè e Daniele Silvestri con un omaggio ad Erriquez dei Bandabardò, Edoardo Bennato, Mara Sattei, LP, l’attore Vinicio Marchioni con un emozionante monologo sulla libertà che l’arte è in grado di regalare, Fabrizio Moro, Noemi, Enrico Ruggeri in diretta dall’ospedale di Bergamo triste simbolo della pandemia,Francesco Renga, Fast Animal and Slow Kids con Willie Peyote, Balthazar dal Belgio, Ghemon , Michele Bravi che dopo aver cantato il suo ultimo successo “Mantieni il bacio” ricorda a tutti quanto sia importante pesare le parole. Per ultima ma non per importanza, l’esibizione degli irriverenti Extraliscio.

Si conclude così una serata lunga e ricca di emozioni e arte, con l’augurio che sia solo l’inizio di una veloce ripresa per i lavoratori dello spettacolo, artisti e per tutti noi che non vediamo l’ora di rivivere dal vivo sensazioni che solo la musica sa regalare.

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