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venerdì, 19 Aprile, 2024.
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Fedez infiamma il 1° Maggio e attacca la Lega sui diritti civili.

Dopo la performance sul palco del 1° Maggio di “Problemi con tutti” e “Bimbi per strada”, il rapper milanese Fedez scalda l’atmosfera della serata dedicata ai lavoratori, con un intervento che lascia stupiti. 

Il noto rapper infatti, per la prima volta sul palco del 1° Maggio, ha deciso di mettere se stesso in prima linea e sfruttare la sua posizione da privilegiato di fronte a migliaia di uditori, in rappresentanza di una minoranza che nel nostro Paese non è ancora doverosamente tutelata. Ciò che però ha fatto scatenare l’opinione pubblica è stato quanto accaduto prima di salire sul palco. 

Fedez, infatti, ha dovuto sottoporre il testo del suo intervento alla produzione di Rai3 la quale lo ha invitato a rimodularlo perchè ritenuto inopportuno per il contesto: il testo infatti citava esplicitamente nomi, cognomi e partito politico d’appartenenza di personaggi che egoisticamente cercano di ostacolare una legge che ha già ottenuto un largo consenso da cittadini e non, nonchè autori di aforismi decisamente illegittimi e sconcertanti.

Con determinazione e grande coraggio, Federico Lucia (vero nome dell’artista) rifiuta ogni tipo di censura portando responsabilmente sul palco del 1° Maggio il suo dissenso nei confronti delle istituzioni che non mettono sullo stesso piano i lavoratori, e che rivendicano ancora nel XXI secolo, il diritto di discriminare. 

Senza scrupoli e peli sulla lingua Fedez si rivolge al presidente Draghi, agli esponenti Leghisti, agli antiabortisti scatenando una polemica che va ben oltre la performance di sabato sera.

In risposta alla negazione da parte del direttore di Rai 3 di quanto accaduto, il rapper non perde tempo a pubblicare sui canali social l’intera telefonata ottenendo di seguito, oltre che contrasti da parte dei citati da lui stesso, la stima di colleghi artisti, esponenti politici e comune pubblico per aver rotto il silenzio intorno alla condizione dei lavoratori dello spettacolo e del settore dell’arte durante la pandemia e alla tormentata approvazione del disegno di legge Zan. 

Oggi più che mai, in occasione della giornata dedicata alla Libertà di Stampa, Fedez ci  ha ricordato quanto sia importante far sentire la propria voce liberamente senza bisogno di ricevere alcuna approvazione. L’articolo 21 della nostra Costituzione ce lo ricorda; difendiamolo e rivendichiamolo fino a quando ne avremo bisogno.

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