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giovedì, 28 Marzo, 2024.
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La Cripta del Crocifisso irradiata dai raggi del sole

La Cripta del Crocifisso, situata sulla sommità della Serra di Casarano, è una cavità naturale sotterranea trasformata nell’XI secolo dai bizantini in luogo di culto.

La Cripta, incastonata in uno scenario naturale, è ubicata in aperta campagna, sulla strada che congiunge Ruffano a Casarano, precisamente in contrada Manfio.

Infatti, anche se la Cripta ricade nel territorio di Ruffano, sotto la giurisdizione ecclesiale della parrocchia Natività B.M.V., di fatto è un importante luogo di culto per gli abitanti dei paesi limitrofi, in particolare di Casarano e di Taurisano.

La Cripta come meta di pellegrinaggio

Già auspicava il parroco don Nino Santoro in La Cripta del Crocifisso di Ruffano del 1998, quando scriveva:

«Il quasi millennio trascorso dell’esistenza della chiesa-cripta ci induce oggi, alle soglie dell’Anno Santo e del Terzo millennio, ad un’altra considerazione: quella cioè di inserire l’antico insediamento nell’itinerario dei pellegrinaggi penitenziali sulla stessa via battuta dai pellegrini nel Medioevo, che dalle nostre Serre si spingevano fino al Santuario di Leuca».

Gli affreschi della Cripta del Crocifisso

Se in origine si accedeva alla Cripta da un vialetto scavato nella roccia, oggi vi è una facciata in muratura realizzata nel 1944, nella cui lunetta vi è affrescato Cristo Re. All’ingresso si trova un pilastro scavato nel banco roccioso, su cui è conservato un affresco della Trinità risalente al 1615; mentre l’affresco più antico si trova sull’abside, dove sono raffigurati due santi benedicenti e la Crocifissione.

Gli affreschi presenti all’interno della Cripta del Crocifisso si susseguono in forma devozionale, posizionati dentro pannelli rettangolari o nelle archeggiature. Si tratta delle otto raffigurazioni della vita di Sant’Onofrio e una del Peccato originale. Si notano inoltre figure di altri santi, quali: Sant’Elena, S. Eligio, S. Antonio Abate e S. Vito.

Tra questi vi è anche l’affresco di Santa Costantina, tanto che la cripta è nota anche con il nome di Cripta di Santa Costantina.

La Crocifissione e la tradizione orale

La Crocifissione è rappresentata dall’affresco dipinto sulla roccia sopra l’altare che, secondo la tradizione orale del luogo, è colpito dai raggi del sole, che irradiano il corpo di Cristo.

Ma la tradizione incontra la realtà; infatti la luce solare inonda la Cripta che ha orientamento solstiziale nelle ore pomeridiane, illuminando il costato di Cristo. Questo evento in particolare avviene in due periodi dell’anno: durante la festa del Crocefisso che cade il 3 maggio e il 14 settembre in concomitanza con la festa dell’Esaltazione della Santa Croce.

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