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martedì, 30 Aprile, 2024.
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Olimpiadi di Tokyo: grande festa a Mesagne per Vito Dell’Aquila

“Questo oro è dedicato a mio nonno, che non c’è più da un mese e stasera mi guardava da lassù: ero certo che avrei vinto”, sono le parole di Vito Dell’Aquila, il 20enne di Mesagne (Br) campione di taekwondo. E’ sua la prima medaglia dell’Italia alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Nella finalissima Dell’Aquila ha battuto il tunisino Jendoubi, chiudendo in bellezza un percorso al torneo di taekwondo che lo ha visto battere in serie l’ungherese Salim, il thailandese Sawekwiharee e in semifinale l’argentino Guzman. Quattro successi prima di una finale della categoria -58 kg che si è chiusa come meglio non si poteva, consegnando a Vito Dell’Aquila un posto nella storia dello sport italiano.

Festa grande a Mesagne

Festa grande ieri all’esterno della palestra “New Marzial” di Roberto Baglivo, a Mesagne, una cittadina di soli 26mila abitanti. Proprio qui è nato e si è allenato Vito Dell’Aquila. Ma qui sono nati, negli anni, anche altri campioni della disciplina coreana. Tra di loro Carlo Molfetta e Veronica Calabrese. Carlo Molfetta ha vinto la medaglia d’oro nella categoria +80 kg ai Giochi di Londra del 2012. Veronica Calabrese ha invece vinto due medaglie di bronzo per le classi 57 e 59 kg ai Campionati Europei di Taekwondo (2006 a Bonn e 2010 a San Pietroburgo).

Alla festa per il campione erano presenti gli amici, i genitori, tanti concittadini e ovviamente il maestro Baglivo. Le sue parole: “L’oro di Dell’Aquila? Lo sapevo, non fa altro che vincere sin da bambino”.

 

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